lunedì 1 luglio 2013

Acinetobacter Venetianus una nuova difesa per Il nostro mare

Come primo articolo vorrei parlarvi di un batterio: Acinetobacter Venetianus.
E' stato identificato per la prima volta nel 1996 nella laguna di Venezia ed è stato studiato fino ad oggi per la sua particolare capacità di metabolizzare gli idrocarburi (come benzina e petrolio).


Gli studi sono stati realizzati da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Renato Fani, associato di Genetica presso l’Università di Firenze, in collaborazione con l'Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche (Itb-Cnr) di Milano. Questa ricerca ha portato al sequenziamento dell'intero genoma e alla comprensione del metabolismo di questo batterio; i risultati pubblicati su "Research in Microbiology".
Quando questo microrganismo si nutre di idrocarburi (come benzina o petrolio) rilascia al loro posto prodotti innocui, pertanto può essere utilizzato come "biorisanatore" ossia come spazzino di questi composti tossici. 
Tramite l'acquisizione di queste nuove conoscenze si potrà utilizzare tale batterio in caso di disastri ambientali (come la Haven del 1991 o la piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico nel 2010) per arginare notevolmente i danni ambientali.


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